Lions2Life è il progetto che toglie le batterie delle e-bike dalle discariche

Lions2Life è il progetto che toglie le batterie delle e-bike dalle discariche

Se la bici elettrica riduce le emissioni di CO2, dall’altra è responsabile della produzione di un gran numero di rifiuti difficilmente smaltibili: le batterie. Ma una nuova vita è possibile?

Le bici elettriche sono ormai diventate veicoli sempre più comuni nelle città italiane e di tutto il mondo. Il loro utilizzo ha un impatto positivo sull’ambiente e sul portafoglio di tutti coloro che le usano per percorrere distanze più o meno lunghe. Tuttavia, la pedalata assistita è consentita da un elemento che difficilmente sarebbe riciclabile e riutilizzabile: la batteria. Anche se si prendono tutti gli accorgimenti necessari per aumentarne il ciclo di vita, infatti, a un certo punto si renderà necessaria la sua sostituzione e il suo smaltimento. Ad oggi, non sono molte le possibilità di recupero e spesso è destinata a diventare un rifiuto. Il progetto Lion2Life, promosso da EIT-Climate-KIC, ha come obiettivo proprio quello di ridurre l’impatto ambientale delle batterie al litio, favorendone il reimpiego per lo stoccaggio e la distribuzione di energia elettrica.   

Prendersi cura della batteria dell’e-bike: come fare per migliorarne la longevità.

Di recente sono sempre più le persone alla ricerca di mobilità assistita sul web. Navigando su portali internazionali come Amazon o su siti di riferimento come botteroski.com, in questo periodo alla ribalta per l’offerta di bici elettriche.

Al centro di tutto si trovano ovviamente le batterie.

La differenza tra una bici tradizionale e una bici elettrica sta proprio nella presenza di una batteria: l’e-bike consente infatti al ciclista di beneficiare della pedalata assistita riducendo insieme alla fatica anche il tempo di percorrenza delle distanze. Si tratta di un elemento fondamentale che, se ben carico, può consentire di percorrere distanze anche abbastanza lunghe senza che si debba intervenire in modo manuale. Una batteria per bici elettrica sfrutta generalmente la tecnologia al litio, maggiormente impiegata grazie ai risultati superiori rispetto alle altre presenti sul mercato. In Europa e negli Stati Uniti vengono generalmente preferite le batterie agli ioni di litio (Li-Ion) che sfruttano un sistema simile a quello degli smartphone, essendo infatti divise in celle e permettendo di avere dimensioni e peso ridotti. Un altro aspetto molto importante delle batterie al litio è da legare al loro ciclo di vita. Se, ad esempio, una batteria al piombo può compiere circa 200 o 300 cicli di carica, una al litio può tranquillamente arrivare a chiudere tra i 500 e i 1000 cicli completi.

La longevità può poi variare in base a molti altri aspetti, oltre alla tecnologia che viene impiegata. Alcuni elementi che possono influire dipendono ad esempio dalla manutenzione, dalla marca o da quante volte la si mette in carica durata il suo ciclo di vita. Altri aspetti possono essere legati al livello di pedalata assistita che si decide di usare o dal grado di sforzo che l’e-bike deve compiere per percorrere un percorso. La maggior parte delle bici elettriche, comunque, può generalmente coprire tra i 40 e i 100 km per ricarica completa.

Alcuni consigli utili per aumentare la durata di vita di una batteria, oltre a prestare attenzione alla sua cura, possono essere quelli di ricaricarla almeno una volta al mese e non lasciare l’e-bike ferma troppo a lungo, in maniera tale da prevenirne il deterioramento. Tuttavia, arriva sempre il momento in cui dobbiamo sostituire e smaltire questo componente fondamentale e, ad oggi, sono poche le alternative possibili per un suo reimpiego.

 

Da rifiuto a risorsa preziosa: Lions2Life dona nuova vita alle batterie delle e-bike.

Il Progetto Lions2Life ha come obiettivo quello di dare nuova vita alle batterie delle bici elettriche, un mezzo di trasporto ormai sempre più diffuso nelle città di tutto il mondo. Le batterie che vengono utilizzate, infatti, contengono materie prime vergini come il litio e il cobalto, che vengono estratte proprio con lo scopo di alimentare i nostri dispositivi. Si tratterebbe di una scelta a favore dell’economia circolare, in cui le batterie avrebbero nuova vita trovando un impiego alternativo a quello di origine.

Il progetto, promosso da EIT-Climate-KIC, si occupa di sfruttare le batterie dei veicoli elettrici per lo stoccaggio e la distribuzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, favorendo il reimpiego delle materie prime e ridurre la dipendenza dai Paesi esportatori. Nato in Spagna, Lions2Life ha avuto origine con il riutilizzo di 150 batterie, che hanno permesso di conservare e reimmettere in circolo l’energia prodotta da alcuni pannelli fotovoltaici installati a Valencia. Il risultato sembra essere soddisfacente e sta dando l’impulso per riadattare lo stesso modello ad altre città europee, permettendo di fare un ulteriore passo verso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica previste nell’Accordo di Parigi.

I vantaggi che ne derivano non sono infatti solo di natura economica, portando alla riduzione dell’estrazione e dell’importazione delle materie come il litio e il cobalto, ma l’impatto sarebbe così positivo anche per l’ambiente, diminuendo il totale dei rifiuti generati dallo smaltimento delle batterie. Secondo gli esperti che collaborano al progetto, infatti, è possibile non solo dare nuova vita a quello che altrimenti sarebbe un rifiuto, ma anche incrementarne le prestazioni del 20%.

Lions2Life vuole essere il punto di partenza per molti altri modelli simili, in grado di sfruttare non solo le batterie delle e-bike, ma anche quelle di altri veicoli elettrici, come monopattini e scooter.

Il progetto che aiuta l’ambiente potrebbe essere esportato in tutta Europa.

Le bici elettriche hanno permesso di ridurre le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi di trasporto tradizionali, tuttavia hanno posto un nuovo problema: lo smaltimento delle loro batterie. Normalmente, questo componente fondamentale sarebbe infatti destinato a diventare un rifiuto difficilmente riutilizzabile, con danni enormi per l’ambiente.

Il progetto Lions2Life vuole proprio risolvere questo problema dando nuova vita alle batterie. Si tratta di un modello di eccellenza e di successo che speriamo verrà presto applicato in tutta Europa.

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