Cannabis: Benefici più che svantaggi

Cannabis: benefici più che svantaggi

Anche alcuni dei personaggi più conservatori hanno iniziato ad ammettere che l’abitudine di consumare cannabis può avere anche degli aspetti positivi in termini di salute. Ed effettivamente i riferimenti all’uso della cannabis per il trattamento di condizioni mediche femminili risalgono addirittura al VII secolo a.C. In alcuni testi di medicina tradizionale, infatti, si fa cenni all’uso della cannabis nella farmacopea dell’antica Mesopotamia, dell’antico Egitto, ma anche in Grecia e Israele e anche in Cina.

E non era raro un tempo che, in alcuni Stati, la cannabis si trovava comunemente anche nelle farmacie come prodotto medicinale. Tuttavia, ad un certo punto, una cattiva informazione rendeva di fatto illegale la cannabis e questa conoscenza degli usi medicianali della stessa scomparve dagli occhi del pubblico.

Oggi si è ritornati alla possibilità di utilizzare la cannabis per uso medico negli adulti e gli stigmi che colpivano la pianta stanno lentamente iniziando a svanire.

Cannabis: equilibrio per problemi di salute mentale

I problemi di salute mentale stanno causando una preoccupazione crescente in Italia e molte delle condizioni relative a tali disturbi si verificano più comunemente nelle donne rispetto agli uomini. Una donna su cinque presenta un disturbo di salute mentale, come la depressione, l’ansia o il disturbo post-traumatico da stress. Queste condizioni possono avere un impatto anche importante sulla salute generale e sono state collegate a sintomi quali insonnia, emicrania, bassa libido e disturbi gastrointestinali.

Alcuni studi mettono in evidenza un collegamento tra questi disturbi e il sistema endocannabinoide (ECS), un vasto e assai complesso reticolo di recettori localizzati nelle cellule di diversi sistemi dell’organismo in ogni vertebrato, compreso l’uomo. L’ECS ha una funzione essenziale per il corpo umano, perché ne regola tutto, dalla temperatura corporea al sistema immunitario, alla digestione alla riproduzione, ed ha un ruolo anche nelle malattie mentali.

I costituenti che si legano a questi recettori sono conosciuti come endocannabinoidi. Questi composti sono prodotti dal corpo e controllano l’ equilibrio delle funzioni dell’organismo, per mantenere il corpo in uno stato di omeostasi. Di conseguenza, quando si verifica un calo dei livelli di questi composti, è possibile che si verifichino determinate condizioni, che possono mettere a repentaglio la salute del nostro corpo. In questi casi, può essere utile consumare cannabinoidi di origine vegetale, ovvero i composti terapeutici che derivano dalla pianta di cannabis.

Gran parte della ricerca sui cannabinoidi si è concentrata specificamente sul suo impatto sulla salute mentale. In particolare, numerosi studi hanno stabilito le proprietà anti ansia, antidepressive e antipsicotiche del cannabidiolo, un composto che si trova nella cannabis. Questo sembra anche agire sulla memoria della paura, un elemento importante per chi soffre del disturbo post-traumatico da stress.

Un aiuto anche per i problemi ginecologici

Molte donne, si sa, soffrono di squilibri a livello ormonale, che sono un evento naturale. Tuttavia, cambiamenti più significativi nel sistema ormonale possono anche causare condizioni scomode e in alcuni casi persino difficili da sopportare. Oramai è un fatto storico assodato che gli esseri umani hanno usato a lungo la cannabis per trattare i sintomi di condizioni ostetriche e ginecologiche comuni, come la sindrome premestruale e la menopausa. A queste conoscenze si aggiunge anche la ricerca attuale, che supporta evidenze scientifiche sui benefici della cannabis nella gestione dei sintomi legate all’apparanto genitale femminile e ai problemi ormonali che ne possono influenzare la salute.

La cannabis ha proprietà antidolorifiche, stabilizzanti dell’umore e ha un effetto anche sulla nausea, per cui può aiutare ad alleviare alcuni sintomi legati alla sindrome premestruale e alle mestruazioni, soprattutto quando questa causano crampi, cambiamenti di umore, emicrania e nausea.

La cannabis aiuta anche nei cambiamenti ormonali determinati dalla menopausa. I cannabioidi, infatti, incidono sulla temperatura corporea (le tipiche vampate di calore), sulla diminuzione della libido, sul dolore durante il rapporto, sugli sbalzi d’umore e sull’insonnia.

La cannabis poi contribuisce a migliorare la vita sessuale delle donne. Diversi studi hanno sottolineato che il consumo di cannabis può essere associato a benefici sul piacere sessuale femminile in termini di livelli di desiderio, eccitazione, lubrificazione e orgasmo e migliora anche la fertilità.

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